L’acero rosso: quali varietà e guida alla coltivazione

L’acero rosso, per via delle tonalità calde che caratterizzano le sue foglie, è uno degli alberi più affascinanti del nostro pianeta.

Quest’albero inizia a fiorire a partire dal mese di Marzo, tuttavia raggiunge il suo massimo splendore nel mese di Ottobre, quando le sue foglie si colorano di rosso, giallo e arancio creando effetti cromatici davvero suggestivi.

Le specie Acero rosso

L’acero rosso è un albero a foglia caduca appartenente alla famiglia delle Aceraceae.
In natura ne esistono circa 200 specie, che differiscono per forma e altezza.
Possiamo infatti trovare alberi alti un metro e altri ad alto fusto, decisamente più imponenti. Alcuni aceri, , possono superare addirittura i 40 metri d’altezza.
La specie di acero rosso più diffusa in Italia è senza dubbio l’acero palmato, probabilmente perché non ha particolari esigenze ed è quello che si adatta meglio al clima temperato mediterraneo.
Gli esemplari di acer palmatum, raggiungono un’altezza massima di cinque metri.
Tra le specie più maestose ricordiamo invece l’acer platanoides, l’acer pseudoplatanus  e l’acer saccharinum. I primi due possono raggiungere un’altezza massima di 25 metri, mentre ci sono esemplari di acer saccharinum che possono arrivare a 30 metri.
L’acer platanoides e l’acer psedoplatanus sono caratterizzati da una chioma di foglie verdi tendenti al giallo durante l’inverno. Le foglie dell’acer saccharinums, invece, si presentano verdi nella parte superiore e bianche/ argento in quella inferiore e in autunno assumono tonalità rosa-giallastre.
L’acero rosso dalla cui corteccia si ricava lo sciroppo d’acero, è invece, è l’Acer Saccharinum. Se incisa, infatti, la corteccia rilascia una linfa dolciastra con cui si produce il famoso sciroppo adorato dagli americani.
In Italia, sempre più diffuse sono poi alcune varietà di acero rosso giapponese caratterizzate dal dimensioni molto ridotte e dal forte impatto ornamentale. Queste varietà, infatti sono perfette per essere piantate in giardino o in casa come bonsai.

Guida alla coltivazione: come e quando piantare l’acero rosso

L’acero rosso è una pianta che si adatta molto bene, sia per quanto riguarda il clima che lo spazio.
L’acero rosso è in grado di sopportare sia temperature rigide che il caldo torbido, per questo generalmente non dà nessun problema se piantata in giardino.
L’acero può essere piantato sia in piena terra che in vaso.  Se si sceglie la seconda opzione bisognerà utilizzare un contenitore abbastanza profondo un con diametro di almeno 60-70 cm. Questo eviterà rinvasi e consentirà alla pianta di svilupparsi liberamente.
Anche per quanto riguarda lo spazio, l’acero è in grado di adattarsi anche in piccoli spazi o accanto ad alberi molto vicini o molto più grandi.
Per quanto riguarda il terreno, questa pianta, predilige terreni umidi e ben drenanti.
Un’accortezza da adottare al fine di favorire il drenaggio ed evitare l’attacco di muffe e funghi potrebbe essere quella di aggiungere nel terreno dove verrà piantato l’acero della torba o sabbia di fiume.
Come abbiamo precedentemente accennato, sebbene l’acero rosso resiste anche alle temperature più pungenti ciò è comunque preferibile riporlo in un luogo riparato. L’acero potrebbe infatti soffrire se esposto per molte ore alla luce diretta del sole o ai vari fenomeni atmosferici.

Come prendersi cura dell’acero rosso

Irrigazione

La frequenza di irrigazione dell’acero rosso dipende dall’età della pianta.
Le piante più giovano necessitano di essere annaffiate più frequentemente, in quando le radici non sono ancora del tutto sviluppate,
Le irrigazioni devono essere frequenti e generose, senza però esagerare. Tra un’innaffiatura e l’altra è importante aspettare che il terreno sia completamente asciutto.
Gli esemplari adulti, invece, non hanno bisogno di essere annaffiate in maniera frequente, in quanto l’apparato radicale riesce a procurarsi da sé l’acqua di cui necessita.
È consigliabile dunque, annaffiare gli aceri rossi adulti una volta al mese.

Potatura

Per mantenere intatta la sua straordinaria bellezza è fondamentale, di tanto in tanto, effettuare delle operazioni di potatura sull’acero rosso.
Il periodo ideale per potare questa pianta è sicuramente l’inverno. Non è opportuno potare l’acero rosso dopo il mese di Marzo, in quanto la potatura va effettuata esclusivamente durante il riposo vegetativo della pianta.
Le motivazioni per cui è importante potare l’acero rosso sono sia di contenimento, quindi estetiche, sia funzionali.
Tagliare i rami secchi (ormai non produttivi), infatti, non solo favorisce il miglior nutrimento della pianta, ma permette anche ai raggi solari di filtrare attraverso i rami e di evitare la creazione di un ambiente umido, il quale favorirebbe l’immediato l’attacco di parassiti e insetti.

 Concimazione

Come abbiamo già accennato in precedenza, l’acero rosso presenta un robusto apparato radicale, in grado di procurarsi da solo tutte le sostante nutritive di cui ha bisogno. Tuttavia,  una volta l’anno si può aggiungere al terreno del concime organico, mentre ogni tre anni si possono aggiungere degli ammendanti di Sali,  utili a migliorare le prestazioni del terreno.

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