Ecco perché è l'albero bonsai più consigliato quando si vuole fare un dono a qualcuno, oppure quando si vuole impreziosire la propria abitazione ma ancora non si conosce bene il bellissimo mondo dei bonsai. Il nome di questa bellissima e longeva pianta, in particolare riguardo la denominazione "Ginseng", trova radici antiche e su di essa sono varie le ipotesi rese note.
La prima riguarda la derivazione del termine che in cinese si traduce in "Jen-Shen", ovvero "pianta dell'uomo". Si suppone un riferimento alle radici della pianta, la cui forma ricorda quella di una figura umana. La seconda spiegazione probabile riguarda sempre la forma delle radici, che ricorda quella dell'omonima pianta Ginseng, con cui però non c'è alcuna connessione.
Bonsai Ficus Ginseng: caratteristiche della pianta
Il bonsai Ficus Ginseng è molto apprezzato per le sue caratteristiche radici fuori terra, che si sviluppano intorno ai rami più bassi; chi volesse realizzare uno stile di bonsai "su roccia" trova in questo bonsai le caratteristiche ideali, come pure per lo stile giapponese "Neagari", a radici esposte. Il tronco è molto robusto, con un colore che varia tra il biancastro e il grigio.
Dai rami spesso si formano delle radici aeree, che una volta raggiunta la terra sviluppano nuovi tronchi. Si tratta di una pianta molto longeva, apprezzabile sia da un punto di vista estetico che da quello della sua coltivazione, ideale anche per chi non ha esperienza.
L'origine del bonsai Ficus Ginseng si colloca tra la Malaysia, Taiwan e in generale nell'Asia orientale, dove i coltivatori di alberi bonsai trovano in questa pianta un prezioso spunto per creare alberi bonsai molto caratteristici, grazie alle radici forti e ai piccoli steli che si alternano con foglie verde scuro che si sviluppano lungo il fusto, e che a differenza del ficus Benjamin risultano più ovali e appuntite.
Ficus Bonsai: come prendersi cura della pianta
Il Ficus bonsai è una pianta molto resistente, ma per la sua salute e longevità è consigliabile usare alcune piccole attenzioni. La prima riguarda la collocazione della pianta, che andrà spostata in base alla stagione. Nei mesi caldi, il Ficus bonsai andrà tenuto all'aperto in quanto apprezza le temperature più gradevoli, facendo attenzione a tenerlo riparato durante la notte, quando scendono di diversi gradi. Nelle stagioni più fresche, si consiglia di portarlo all'interno; è consigliabile esporlo al sole tra le quattro e le sei ore al giorno.
A riguardo, la posizione migliore in cui collocare il Ficus Ginseng è accanto ad una finestra, a circa un metro di distanza: tale posizione è ideale perché la pianta possa effettuare la fotosintesi e svilupparsi sprigionando tutta la sua potenziale bellezza. Ci si può rendere conto se il bonsai non riceve abbastanza luce dalla grandezza delle foglie: in questo caso saranno più piccole rispetto le normali dimensioni.
Il Ficus Bonsai è una pianta di origine tropicale, dunque apprezza le alte temperature; come abbiamo già spiegato, perché cresca nel pieno del suo splendore è bene collocarlo all'esterno nelle stagioni più calde, appena fuori dalla finestra, e ritirarlo non appena cala il sole.
Per quanto riguarda l'annaffiatura, controllate con frequenza il terreno, che non deve mai essere troppo asciutto. Per mantenere la pianta in salute basterà controllare che il terreno sia sempre leggermente umido. A tal fine, nei mesi freddi tenete il Ficus Ginseng in un recipiente poco profondo.
Il periodo migliore per la potatura è in primavera, non appena inizia il nuovo periodo vegetativo. Ogni tre o quattro anni potrebbe essere necessario il rinvaso, che andrà fatto a primavera inoltrata, visto che la pianta ama il caldo; con questa operazione è consigliabile eseguire anche una potatura delle radici, non tagliando mai più di 1/3 dell'apparato radicale.
Volendo dare una forma alla pianta, si dovrà applicare il filo metallico intorno ai rami e al tronco, facendo attenzione a non spezzare i rami: per evitare che accada, si consiglia di annaffiare con abbondanza la pianta prima di applicare il filo, che sarà metallico o di rame.
Fate attenzione alla defogliazione: se volete cimentarvi con questa pratica per dare forma al bonsai, assicuratevi che l'albero sia perfettamente sano e che le foglie da potare siano solamente quelle in eccesso. In ogni caso, non andrà mai fatto più di due volte all'anno. Per quanto riguarda la concimazione, andrà eseguita con concimi poveri di azoto con questa cadenza: ogni due settimane durante l'estate, ogni quattro settimane durante l'inverno.
Ficus Ginseng: come valutare lo stato di salute della pianta
Il miglior indicatore per valutare la salute del Ficus Ginseng è dato sicuramente dall'aspetto delle foglie, in particolare dalla loro caduta. Innanzitutto, essa si può verificare per colpa dello stress: può sembrare strano, ma le piante soffrono di stress quando sono state recentemente spostate, perché faticano ad adattarsi al nuovo ambiente.
Le foglie possono anche cadere quando il Ficus Ginseng viene annaffiato troppo spesso, con troppa acqua, o quando si trova collocato in un ambiente troppo freddo. Come qualunque altra pianta, potrebbe subire l'attacco dei parassiti. La cocciniglia è quello più diffuso, in particolare quando il bonsai si trova in un ambiente troppo asciutto e secco. L'errore più comune è quello di contrastare questo problema con annaffiature abbondanti, che ne creano uno ancora maggiore: la formazione di ristagni idrici, che portano alla formazione di marciumi radicali e alla morte della pianta. Ecco perché è bene stare molto attenti a che non si verifichi il ristagno.
Un'altra infestazione abbastanza diffusa è quella dell'acaro o ragnetto rosso. Per contrastare cocciniglia e acari, bisogna intervenire manualmente attraverso un'accurata pulizia del tronco e delle foglie; a seguire, un insetticida apposito potrà eliminare il problema alla radice. È bene però ricordare che quando il Ficus Ginseng è collocato in un ambiente ventilato, ben illuminato e non troppo umido si evita all'origine l'eventuale sviluppo di ogni tipo di parassita.
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