Piante Carnivore

Piante carnivore

Le piante carnivore hanno da sempre un certo fascino tra gli appassionati di giardinaggio, e a prescindere dalla loro popolarità leggendaria e terrificante radicata nell'immaginario comune, sono piante molto utili in quanto aiutano a tenere lontani gli insetti all'interno delle abitazioni.

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Esistono circa 300 specie di piante carnivore in tutto il mondo, e sono decisamente interessanti non solo per il loro aspetto particolare: le piante carnivore si sono adattate naturalmente ai cambiamenti ambientali e climatici nel corso del tempo, e le foglie si sono modificate per permettere alla pianta di sopravvivere in carenza di nutrienti, imparando a digerire anche le proteine animali.

Infatti, gli insetti vengono attratti dai colori e dal profumo zuccherino delle foglie, e una volta che vi si posano rimangono intrappolati, invischiati nella sostanza liquida in esse contenuta. Le foglie si arrotolano progressivamente intorno all'insetto, e in seguito la pianta ne assorbirà i nutrienti grazie all'azione di alcuni enzimi.

Tipi di piante carnivore, le specie più diffuse

Tra i tipi di piante carnivore, le più diffuse in Italia, adatte alla coltivazione in vaso, sono la Dionea, la Nephentes, la Drosera e la Sarracenia. Ognuna di queste specie si presenta in alcune varianti di forma, altezza e colori delle foglie.

La più conosciuta è senza dubbio la Dionea Muscipola, nota anche come Venere Acchiappamosche. La sua popolarità è tale non solo per la sua bellezza, ma anche per la facilità di coltivazione. L'aspetto è quello della più classica accezione di pianta carnivora, con le foglie a ciglia dentellate lungo il profilo e aperte, dal colore rosso acceso interno. Il colore intenso attira gli insetti che vi si posano; con il loro movimento provocano la chiusura delle ciglia e vi rimangono intrappolati.

In un mese circa vengono decomposti in nutrienti azotati, che servono alla pianta per crescere rigogliosa. Le piante rimangono comunque di piccole dimensioni, circa 10 centimetri di altezza. Potrebbe accadere che le foglie giovani si scuriscano: in realtà, si tratta di adattamento climatico. Quando la pianta si sarà adattata all'ambiente, le foglie torneranno del loro colore normale

Queste piante sono semplici da coltivare: l'unica accortezza riguarda l'umidità della pianta, per la quale servirà dell'acqua nel sottovaso. Tenetela in un luogo con molta luce in quanto ha bisogno di calore, oltre che di umidità. È una pianta che dà molte soddisfazioni in quanto è spesso in movimento, di fatto, è viva.

La Nephentes è una varietà caratterizzata dalle foglie a cono, allungate come un sacchetto. I fiori hanno bordi dal colore molto acceso, con un fondo viscoso che fa scivolare al loro interno l'insetto, attratto dal colore e dal profumo intenso. Sul fondo del cono è presente una sostanza liquida contenente pepsina, che serve alla pianta per digerire gli insetti. Provenienti da zone tropicali come le Seychelles, l'India e lo Sri Lanka, vivono bene a temperature comprese tra i 15 e i 38°C. Per questo motivo, si consiglia di tenerle all'interno in inverno, in una zona ben illuminata, e all'esterno in estate.

La Drosera è dotata di lunghe foglie affusolate con dei tentacoli colorati, che contengono una sostanza viscosa, quella che attira e trattiene gli insetti impedendo loro di muoversi. La preda viene avvolta dalla foglia che si arriccia. La pianta va collocata in un vaso con torba o torba con sabbia. Nutrendosi di insetti, non necessita di concimazione. Resiste bene al freddo, la cosa importante è mantenerla umida, essendo una pianta tropicale. La fioritura dura solo pochi giorni, quindi attenzione a non perdere questo bellissimo momento!

La Sarracenia, in particolare la Purpurea, è particolarmente apprezzata tra le piante carnivore. Quest'ultima infatti ha un vero e proprio "talento" per la cattura degli insetti, in quanto dotata di una trappola infallibile. Le sue foglie sono allungate a imbuto, alto anche diverse decine di centimetri. Gli insetti rimangono storditi dal nettare della pianta e cadono all'interno dell'imbuto, dove vengono successivamente digeriti.

La pianta è adatta per l'ambiente esterno in estate, mentre va protetta dalle temperature rigide invernali, durante il suo periodo di riposo vegetativo. Preferisce l'esposizione diretta al sole, utile a intensificarne i colori. Come le altre specie, è consigliato usare un sottovaso con acqua, spruzzandone ogni tanto le foglie per mantenere la giusta umidità. Essendo una pianta carnivora, non necessita di fertilizzante.

Come coltivare le piante carnivore

In generale le piante carnivore hanno più o meno le stesse necessità, derivando dallo stesso clima tropicale. Il terreno preferito è quello morbido, con torba e sabbia. L'esposizione adatta è normalmente solare, e nei periodi invernali si dovrà avere cura di mettere la pianta vicino a una fonte di illuminazione artificiale. Anche le temperature ideali per il loro ciclo vitale variano normalmente tra i 18 e i 35°C.

Le piante carnivore trovano naturalmente il loro nutrimento, ma necessitano di blande annaffiature per mantenerle umide, con un sottovaso e alcune spruzzate sulle foglie. Una premura molto importante invece riguarda l'acqua da utilizzare: non deve essere mai usata l'acqua del rubinetto, ma solo acqua demineralizzata, in quanto il calcare contenuto nell'acqua di casa è dannosissimo per le piante carnivore. Si dovrà usare solo acqua distillata oppure acqua piovana.

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