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Cotoneaster


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Nome: Cotoneaster
Famiglia: Rosaceae
Paese di provenienza: Europa, Asia, Nord Africa
Diametro del vaso: 20 cm
Altezza da base vaso: 55 cm
Periodo di fioritura: mesi primaverili
Storia e curiosità: il nome volgare di questa pianta, cotognastro, deriva dal latino e sottolinea la somiglianza delle sue piccole bacche alle mele cotogne.
Cotoneaster: il bonsai da esterno con frutti e fiori
Il cotoneaster bonsai, anche conosciuto come cotognastro, è una pianta che ha origine nelle zone della Cina e nelle terre dell'Himalaya dove il clima si presenta piuttosto rigido.
Il fogliame di questo meraviglioso bonsai si trasforma con il passare delle stagioni. Infatti, durante la stagione autunnale, passa dall'essere di un verde smeraldo brillante, ad avere delle bacche arancioni o rosse simili alle cotogne.
Questa particolare pianta, dopo la fioritura, produce moltissime bacche rosse che permangono sulla sua chioma fino ad arrivare al periodo della fioritura successiva.
All'apparenza, il cotoneaster o cotognastro, è molto raffinato ed elegante, ragion per cui è molto desiderato e utilizzato come vero e proprio complemento d'arredo negli appartamenti e nelle case.
La particolarità di questo tipo di bonsai sta nel suo tronco. Esso risulta essere molto particolare grazie alla sua malleabilità. Ciò significa che a seconda di come si snoderà il suo speciale tronco, il cotoneaster assumerà una forma diversa. Non c'è ombra di dubbio sul fatto che il cotoneaster sia un bonsai di design, e sul fatto che sia estremamente decorativo per gli spazi abitativi interni. È possibile far crescere il tronco di questa pianta su una roccia, oppure far crescere i suoi rami in modo che degradino verso il basso, creando un suggestivo effetto a cascata. Inoltre, si potrebbe anche far crescere il suo fogliame in modo perpendicolare rispetto al tronco, seguendo lo stile a scopa rovesciata.
Come curare il cotoneaster bonsai
Sei un bonsaista alle prime armi e temi di non essere all'altezza delle tue responsabilità verso il tuo prossimo bonsai cotoneaster? Non aver timore, perché questa fantastica pianta non ha grandi pretese e non ha bisogno di sforzi sovrumani per poter sopravvivere. Infatti, si tratta di un bonsai che è alla portata anche dei più inesperti.
Il cotoneaster è un vero amante del sole e non vi si sottrae per nulla al mondo durante il periodo primaverile. Infatti, tieni presente che adora l'esposizione in pieno sole durante le mezze stagioni e anche per il periodo invernale. È importante tenere a mente però, che nel periodo invernale sarà fondamentale tenerlo al sole la mattina e all'ombra durante le ore del pomeriggio. Invece, d'estate sarà tua premura non posizionarlo in un luogo dove sia a diretto contatto con la luce del sole.
In riferimento alle temperature, non temere di dover utilizzare protezioni in polistirolo per il vaso durante l'inverno. Questa regola si applicherà solamente per tutti coloro i quali possiedono un bonsai cotoneaster e vivono nelle zone montuose, dove la temperatura scende sotto i -10°C.
Per quanto riguarda le annaffiature, questo bonsai necessita di acqua durante tutto l'arco dell'anno. Attenzione però, come ben saprai, bisognerà controllare che il terreno sia effettivamente asciutto tra un'annaffiatura e l'altra. Questo per evitare ristagni d'umidità che andrebbero ad inficiare la salute delle sue fantastiche radici facendole marcire. In ogni caso, attenzione a non annegare il tuo piccolo cotoneaster. L'annaffiatura dovrà sempre essere ben equilibrata e bilanciata. Magari utilizzando proprio un soffione con fori sottili, che permette un deflusso dell'acqua più dolce e tenue. Finché il cotognastro bonsai è ancora giovane, sarà bene prendersi cura costantemente delle annaffiature senza dimenticarsene troppo spesso. Ma una volta raggiunta la sua maturità, si dimostrerà ben più autonomo anche sotto questo punto di vista.
La potatura del cotoneaster bonsai dovrà cadere fra dicembre e marzo. Quando avrai eliminato le branche superflue, la pianta assumerà più vigore e germoglierà, facendo spuntare molteplici rametti e dandoti una grande soddisfazione come ricompensa dei tuoi sforzi e delle tue cure. Meglio potare il tuo cotognastro una volta all'anno per evitare che esso perda la vegetazione alla base e si infoltisca solo sulle sue estremità.
Il rinvaso va effettuato solamente ogni anno per le piante più giovani, mentre per quelle che sono più adulte l'intervallo è di due anni.
Se vorrai concimare il tuo cotoneaster, bisognerà attendere il periodo di tempo che va dal mese di Marzo fino ad arrivare a settembre. La concimazione va sempre sospesa durante il periodo di fioritura di questo bonsai. Un consiglio: cerca sempre di prediligere concimi non particolarmente ricchi di azoto. Sarà bene anche procedere con una concimazione di tipo granulare, se preferisci.
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